Rinuncia o si candida? Il centrodestra si interroga su cosa farà Gabriele Albertini, indicato negli ultimi giorni in pole per guidare il Comune di Milano alle prossime amministrative di autunno. Nelle ultime ore è circolata con insistenza la voce che l’ex europarlamentare sia pronto a rinunciare alla corsa. Corteggiato dalla Lega e fortemente sponsorizzato da Matteo Salvini in persona, Albertini veniva considerato favorito rispetto all’altro ex azzurro, Maurizio Lupi. Il diretto interessato non aiuta a risolvere il giallo attorno alle sue intenzioni: “È tutto scritto nella lettera aperta su Libero, che verrà pubblicata domani: decisione, motivazione, auspicio”, si limita a rispondere all’Adnkronos.
Fatto sta che Lega, Fdi e Fi restano al palo: non c’è l’accordo tra i leader. E, allo stato, non è stato convocato un vertice per provare a sbrogliare la matassa. Sullo sfondo ci sarebbe sempre lo scontro politico, tutt’altro che risolto, tra Carroccio e Fdi, legato al caso Copasir: fino a quando il numero uno di via Bellerio non si deciderà a ‘cedere’ sulla presidenza della commissione bicamerale, che per legge spetta all’opposizione (in questo caso, il partito di Giorgia Meloni), non si sbloccherà lo stallo sullo sfidante di Beppe Sala. Silvio Berlusconi aveva commissionato dei sondaggi alla fidata Alessandra Ghisleri per ‘misurare’ l’appeal di Albertini e Lupi. L’esito delle rilevazioni, raccontano, avrebbe dato i due contendenti sostanzialmente testa a testa (Albertini sarebbe in leggero vantaggio di due-tre punti) dietro all’uscente Sala, che si confermerebbe il favorito, perché avanti di vari punti percentuali.
Il Cav, riferiscono, non avrebbe ufficialmente deciso su chi puntare, ma chi ha avuto modo di sentirlo in questi giorni scommette che l’ex premier preferirebbe puntare su Lupi. Dal recente caffè con il ‘Capitano’, Albertini avrebbe scambiato sms quasi tutti i giorni con Salvini, ma si sarebbe sentito al telefono più volte anche con il presidente di Forza Italia. La tentazione di scendere in campo c’è stata, ma qualcosa si è metto di traverso. Da qui i rumors che alla fine Albertini rinuncerà, causa attriti interni alla coalizione, anche per non ‘bruciare’ il ricordo degli anni d’oro di sindaco (dal ’97 al 2006).