La formula degli affitti brevi è tra le più ricercate in Italia e in Europa perché consente di coniugare libertà, intimità e maggiore convenienza, sia da parte del locatore sia da parte del cliente.
Un altro dei motivi del suo successo è la tipologia del contratto: un contratto di locazione occasionale a fini ricettivi semplice e flessibile, per cui non è previsto l’obbligo di registrazione.
Ma, cosa si intende per locazione occasionale negli affitti brevi? Vediamolo insieme!
Affitti brevi: contratto di locazione occasionale a fini ricettivi
La locazione occasionale a fini ricettivi corrisponde a un contratto di affitto a breve termine, solitamente di natura temporanea, e che prevede un canone di locazione proporzionale al tempo di utilizzo dell’immobile. È perciò utilizzato per affittare appartamenti per brevi periodi, come ad esempio per le vacanze.
Più precisamente, il contratto per gli affitti brevi (o temporanei) prevede una durata non superiore a 30 giorni e viene stipulato da persone fisiche (chiamate locatore e locatario) al di fuori dell’attività d’impresa.
Al di là di casi specifici, la maggior parte dei contratti di locazione breve riguarda proprietari che trasformano il loro appartamento in una casa per le vacanze oppure mettono a disposizione una singola stanza o una porzione della propria abitazione, sempre per periodi inferiori ai 30 giorni.
La tipologia degli ospiti non è solo turistica: una casa vacanze può ospitare, infatti, persone impegnate in un viaggio d’affari ma anche coloro che viaggiano per motivi di salute, per andare a trovare un parente o un amico oppure per ragioni di studio.
La normativa sugli affitti brevi è stata innovata con una legge specifica nel 2017 e interessa sia i proprietari che affittano la loro casa, occupandosene personalmente, sia chi si rivolge ad agenzie e portali online.
Per occuparsi degli affitti nel settore extra-alberghiero ci sono, infatti, tantissime cose da tenere in considerazione. Per esempio, devi sapere che la locazione occasionale a fini ricettivi è consentita previa comunicazione al comune territorialmente competente con l’indicazione del periodo di disponibilità e, comunque, in coincidenza con l’eventuale inserimento dell’unità immobiliare su un portale web di vendita on line.
Pertanto, è necessario pensare ad aspetti come:
- sistemare gli aspetti burocratici e amministrativi;
- pubblicare la tua seconda casa nei principali portali online;
- gestire i clienti, dalla prenotazione alla partenza.
Nonostante possa sembrare semplice, avrai bisogno perciò di diverso tempo da dedicare all’attività e all’organizzazione necessaria per gestire tutti i passaggi relativi alla gestione degli affitti.
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