Il funzionamento di una democrazia si basa sul voto ed il relativo diritto, sancito dalla Costituzione, viene espresso tradizionalmente con l’utilizzo della cabina elettorale, della scheda elettorale, della matita e dell’urna. Negli ultimi decenni è emersa la necessità di migliorare tale processo, snellendo e velocizzando le procedure e garantendo la sicurezza dei dati e delle preferenze degli elettori. Ed è proprio su questo ultimo punto che troviamo le maggiori resistenze alla sua adozione.
Cos’è il voto elettronico
Per votazione elettronica si intende la possibilità di esprimere il proprio voto ed il conteggio delle preferenze grazie all’ausilio di strumenti elettronici ed informatici. Il voto può essere espresso per mezzo di sistemi a scansione ottica, telefono o internet, da remoto o presso postazioni realizzate ad-hoc. Il voto può essere espresso in ambito privato (ad esempio all’interno dei consigli di amministrazione delle aziende), oppure pubblico (in ambito comunale, regionale, nazionale, Parlamentare).
È poi importante distinguere dal voto elettronico lo scrutinio elettronico, ovvero l’informatizzazione del conteggio delle schede, mentre la votazione avviene in modo tradizionale. È parimenti importante distinguere tra voto elettronico – dove la presenza di uno staff garantisce il corretto svolgimento delle operazioni – e voto online, che permette di effettuare la votazione da remoto, grazie all’utilizzo di un suo dispositivo.
Il voto elettronico in Italia
È da qualche anno che in Italia si sperimenta la modalità di voto elettronico, accogliendo la raccomandazione del Consiglio d’Europa e dell’Unione Europea di adottare “nuove le tecnologie come strumenti di comunicazione per rendere efficace la democrazia“.
Azienda leader del settore è la Ales Informatica che, forte una pluriennale esperienza, mette a disposizione il software di voto elettronico “e-Voto”, disponibile a questo link. Già testato con successo nel 2001 in occasione delle elezioni politiche, rappresenta la base per l’automazione dello scrutinio elettronico, garantendo i punti fermi della validità di una votazione: l’identificazione dell’elettore, la verifica della correttezza della sezione di riferimento ed il diritto ad esprimere la propria preferenza, la verifica della quantità delle schede, l’acquisizione dei voti delle stesse e l’elaborazione dei dati, con creazione di verbali, e la loro trasmissione.
Il voto elettronico nel mondo
Nel mondo l’adozione della votazione elettronica è controversa, proprio a causa delle perplessità sulla sicurezza dei dati relativi alle preferenze elettorali.
Francia – Pur avendo cominciato la sperimentazione di tale modalità di votazione in occasione dell’elezione di alcuni consiglieri all’estero, la procedura per la sua adozione, dopo ben 20 anni, non si è ancora conclusa.
Norvegia – La sperimentazione e l’adozione del voto elettronico sono state abbandonate per motivi di sicurezza.
Germania – L’iter di sperimentazione del voto elettronico sono state sospese in quanto dichiarate incompatibili con le procedure corrette di voto.
Belgio, Estonia, Svizzera, Armenia, Canada, Stati Uniti d’America, Brasile, Messico, Filippine, India, Zambia, Uganda, Australia – Sono le nazioni dove il sistema di voto elettronico è regolarmente utilizzato, anche se in presenza dei soliti dubbi sulla sicurezza dei dati.
I vantaggi del Voto Elettronico
L’implementazione dei sistemi di voto elettronico rappresenta un importante passo verso non solo l’aumento della partecipazione alle votazione dei cittadini, ma anche verso il miglioramento della sicurezza del ciclo di vita della votazione stessa: l’adozione del voto elettronico elimina la possibilità di errori derivanti dall’interpretazione del voto stesso, elimina la presenza di voti e/o schede nulle, assicura maggiore velocità nell’elaborazione dei dati e rappresenta un notevole ausilio nella stesura di tutta la documentazione necessaria per il perfezionamento e la chiusura delle statistiche, dei risultati e la loro trasmissione.